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Il Progetto Bolaca

Incremento del reddito aziendale della filiera bovina da latte attraverso la valorizzazione di ristalli di meticci F1 da carne e per soddisfare il fabbisogno del mercato regionale

L’idea di BOLACA nasce quindi con l’obiettivo di incentivare gli allevatori di vacche da latte a fecondare la mandria con seme di tori di razza selezionate adeguatamente per l’incrocio e valutazione dei meticci F1 nati.

Tutto questo contribuirà a diminuire la dipendenza dai ristalli provenienti dall’estero, stringere una forte alleanza tra produttori di latte e di carne, valorizzare il made in Campania e tutelare il consumatore, attraverso una tracciabilità individuale mediante sistemi di identificazione basati sul DNA dei singoli soggetti, la definizione di specifici disciplinari di produzione e la realizzazione di un bollino di filiera.

Quali Obiettivi si pone Bolaca

Adozione di sistemi innovativi per la gestione/tracciabilità del “parco animali” e per incremento del numero di vitelli da ristallo regionali per la produzione di carne

Indicatori

  • numero di animali aziendali coinvolti nel progetto;
  • identificazione del materiale seminale utilizzato di razze da carne estere e italiane;
  • realizzazione del database di gestione genetica e filiera zootecnica.

Caratterizzazione citogenetica e genetica dei riproduttori bovini per poter pianificare in modo proficuo gli accoppiamenti e garantire la trasmissione delle migliori caratteristiche di qualità della carne

Indicatori

  • numero di riproduttori presenti in allevamento/analisi citogenetiche effettuate;
  • numero di riproduttori presenti in allevamento/analisi genetiche effettuate.

Applicazione di marchi auricolari con microchip con prelievo istantaneo di tessuto per l’estrazione del DNA ai fini della tracciabilità del meticcio F1

Indicatori

  • numero di marchi applicati;

  • numero di DNA estratti e depositati banca del DNA.

Elaborazione di un piano alimentare specifico (a base anche di essenze locali) per i meticci F1 all’ingrasso

Indicatori

  • indice di accrescimento/costo della razione alimentare;

  • età/peso di macellazione dei meticci F1;

  • valori delle analisi quantitative e qualitative delle mezzene.

Creazione di un meticcio F1 ottimale rispetto all’allevamento in cui si opera

Indicatori

  • numero di vitelli meticci F1 nati;

  • numero di vitelli svezzati e destinati all’ingrasso;

  • età dei meticci F1 al raggiungimento del peso di macellazione;

  • resa di macellazione dei meticci F1/costi di produzione;

  • variazione dei guadagni aziendali legati all’introduzione del meticcio rispetto agli anni precedenti.

Produzioni di carni bovine da usare fresche o in forma di preparazioni con caratteristiche qualitative, organolettiche e sensoriali migliori rispetto a quelle di bovini di razze da latte ed a costi di produzione inferiori

Indicatori

  • risultati delle analisi sensoriali carni meticci vs. carni di bovini di razze da latte;

  • costo euro/Kg peso vivo meticci al peso di macellazione vs. bovini razze da latte al peso di macellazione;

  • costo euro/Kg dei diversi tagli anatomici meticci post-macellazione vs. bovini razze da latte.

Tracciabilità dei tagli e delle preparazioni di carne fresche e/o confezionate, e valutazione sensoriale

Indicatori

  • numero di marcatori molecolari peculiari dei meticci;

  • numero di panel test sensoriali tagli anatomici e preparazioni di carne meticci.

Trasferimento e disseminazione dei risultati. Promozione delle attività del progetto: comunicazione istituzionale ed aggiornamento costante del piano di comunicazione

Indicatori

  • numero di convegni/incontri/seminari organizzati;

  • numero di operatori del settore presenti per convegno/incontro/seminario;

  • risultati di questionari di soddisfazione erogati durante i convegni/incontri/ seminari;

  • numero articoli su riviste divulgative;

  • statistiche relative al numero visite al sito internet, alla pagina facebook e ai video youtube appositamente realizzati.

Risultati Attesi

Incremento del reddito aziendale della filiera bovina da latte attraverso la valorizzazione di ristalli di meticci F1 da carne e per soddisfare il fabbisogno del mercato regionale

Il comparto aziendale delle bovine da latte campano con la buona riuscita del POI può trarre numerosi vantaggi sia in termini economici che ambientali. Il vantaggio economico più importante è l’implementazione dei guadagni derivanti dalla produzione di latte con quelli derivanti dalla vendita dei meticci come vitelli da ristallo piuttosto che come animali da macellazione. Tale guadagno può rappresentare uno scudo economico per l’azienda soprattutto in quei periodi in cui il prezzo del latte si abbassa. Inoltre, il valore (euro/peso vivo) dei vitelli meticci (carne x latte) è maggiore rispetto a quello di vitelli di razze bovine da latte (Frisona) non destinabili alla rimonta sia perché le carni risultano essere più pregiate sia perché richiedono dei costi di allevamento minori.

Il miglior indice di conversione alimentare (rispetto ai soggetti da latte) legato sia alle caratteristiche genetiche che tali animali hanno che al piano di alimentazione appositamente studiato determina infatti un abbattimento importante dei costi di produzione essendo i costi dell’alimentazione quelli che maggiormente incidono sul bilancio delle aziende zootecniche. L’ottimizzazione dei piani alimentari per i meticci contribuirà anche al miglioramento dell’impatto ambientale dell’azienda, è stato infatti dimostrato (Guerci et al., 2013) che un’elevata efficienza di conversione alimentare determina a parità di produzioni una riduzione dei gas serra emessi dagli animali allevati e un minor impiego di energie non rinnovabili. A tale aspetto dobbiamo aggiungere la possibilità di acquistare bovini di provenienza regionale che ridurranno i trasporti su gomma con una riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Il sistema di tracciabilità che prevede l’uso di marche auricolari con microchip e prelievo istantaneo di tessuto per l’identificazione dei meticci e una vera valutazione delle carni fresche e confezionate aumenterà la fiducia dei consumatori che saranno disposti a pagare di più per kg di carne.

Adeguate campagne informative mirate ad evidenziare le caratteristiche positive delle carni dei meticci, intese come qualità sensoriali nonché come riduzione dell’impatto ambientale per la loro produzione, e l’origine locale di tali carni (ossia prodotte da vitelli nati e ingrassati in Campania) rappresenteranno un ulteriore motivo di predilezione da parte del consumatore per tale prodotto.

Indicatori attraverso i quali misurare e verificare i risultati del progetto sono:

  • variazione dei guadagni nelle aziende da latte che adottano il sistema del meticciamento;
  • numero di aziende da latte che utilizzano il seme di razze da carne per la produzione di meticci da destinare alla produzione di carne;
  • prezzo di mercato dei vitelli meticci Vs prezzo dei vitelli di razze da latte non destinati a rimonta;
  • prezzo di mercato delle carni e preparazioni di vitelli meticci Vs prezzo dei vitelli di razze da latte non destinati a rimonta;
  • spese per l’allevamento/alimentazione dei vitelli meticci vs spese per l’allevamento/alimentazione di vitelli da latte non destinati alla rimonta.

Ricadute sul territorio e sulle aziende

L’implementazione dei guadagni aziendali nell’allevamento bovino derivanti dalla produzione di latte con quelli derivanti dalla produzione di carne è un modello di differenziazione produttiva di facile realizzazione e che non impatta in maniera significativa sulle strutture già presenti né richiede competenze professionali notevolmente diverse da quelle già necessarie all’allevamento del bovino da latte.

A tal fine sarà necessario adottare un adeguato piano di selezione per le bovine da latte i cui vitelli devono essere destinati alla rimonta e inseminare queste ultime anche con seme sessato femminile e destinare le restanti bovine all’inseminazione con seme delle razze bovine da carne ritenute più adatte all’incrocio.

Tali razze verranno scelte sulla base delle bovine da latte usate in azienda (frisona piuttosto che pezzata rossa, bruna alpina o altro) e sul tipo di gestione che l’azienda prevede per i vitelli meticci prodotti: ingrasso in azienda oppure vendita del vitello ad altre aziende che effettuano l’ingrasso. L’entità dell’investimento sarà quindi legata al tipo di bovini da latte presenti in azienda (se sono della stessa razza di quelli usati nel progetto sarà sufficiente trasferire il know-how già acquisito attraverso questo studio) e al tipo di gestione che si intende fare dei vitelli meticci prodotti: se venderli o ingrassarli in azienda.

Nel secondo caso, infatti, l’azienda (a orientamento produttivo latte) potrebbe necessitare di creare apposite strutture da destinare ai vitelli meticci i cui piani alimentari sono dedicati e diversi da quelli dei vitelli per la rimonta. Tutto ciò indica che questo tipo di innovazione, qualora il progetto dimostri l’effettivo aumento dei guadagni aziendali, è facilmente trasferibile e implementabile negli allevamenti bovini da latte campani che vogliono aderire senza la necessità di grossi investimenti da parte dell’azienda.

PSR Campania 2014/2020. MISURA 19 – Sviluppo locale di tipo partecipativo – LEADER – Sottomisura 19.2. Tipologia di intervento 19.2.1 “Strategie di Sviluppo Locale” ATS GAL Alto Tammaro Scarl – GAL Titerno Scarl Sottomisura 16.1 Azione 2 – Incremento del reddito aziendale della filiera bovina da latte attraverso la produzione di ristalli di meticci F1 da carne e per soddisfare il fabbisogno del mercato regionale: BOLACA – CUP: G12C21000460007

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